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Image by Felix Kayser

Il Percorso

Fase 1: L’assessment (valutazione)

Nell’approccio cognitivo-comportamentale la fase di valutazione, detta assessment, è centrale, poiché da questa dipende sia l’impostazione dell’intervento, sia buona parte del suo successo. 

L'assessment consiste in una vasta raccolta di informazioni finalizzate a far luce sul problema riportato dalla persona, sulla sua storia e sui fattori esterni ed interni che lo mantengono. Mira ad effettuare un inquadramento globale dell’individuo esplorando il suo funzionamento cognitivo, comportamentale, emotivo e personologico.  

La valutazione, che solitamente si articola nel corso di 2 o 3 incontri, si costruisce attraverso un processo multidimensionale, che si avvale cioè di più canali e fonti: 

  • il colloquio clinico, dove la persona espone la problematica e lo psicologo approfondisce elementi di rilevanza clinica. 

  • l’osservazione del comportamento e la raccolta di indici psicofisiologici, in cui vengono rilevati elementi comportamentali osservabili ed indicatori oggettivi e misurabili del problema 

  • la somministrazione di test psicometrici, questionari, validati dalla ricerca scientifica, che permettono di raccogliere un’ampia quantità di informazioni in tempi brevi e che vanno a supporto dei dati raccolti a colloquio. Il test non può essere utilizzato come unico strumento diagnostico in quanto necessita sempre della contestualizzazione dei risultati da parte del clinico.​​

Il Percorso: Chi sono

Fase 2: l’intervento 

In un percorso psicologico la persona ha la possibilità di comprendere il proprio funzionamento, definire degli obiettivi su cui lavorare e apportare un cambiamento rispetto a ciò che causa e mantiene il problema. I fine ultimo è quello di raggiungere una condizione di maggior benessere.

In presenza di un disturbo clinico, è prevista l’applicazione di protocolli ed interventi di elezione per le specifiche psicopatologie (secondo le linee guida dell’American Psychiatric Association (APA) e del National Institute for Health and Care Excellence (NICE), adattati al singolo. Non esiste infatti un trattamento standardizzato che possa essere applicato meccanicamente sulla persona, ma è necessario un intervento calibrato, commisurato e personalizzato, nel rispetto delle sue caratteristiche individuali, attraverso l’attenta valutazione del clinico.  

Il trattamento viene concordato e pianificato insieme alla persona e, per essere efficace, necessita di una sua partecipazione attiva. Il lavoro si divide infatti tra contenuti trattati in seduta e “homeworks”, ovvero esercizi comportamentali da attuare in autonomia nei giorni tra una seduta e l’altra.  

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Fase 3: la conclusione: tempo di bilanci!

A percorso concluso, quello che rimane da fare è:  

  • Effettuare la Valutazione degli Esiti, ovvero ripetere alcune delle misurazioni raccolte in fase di assessment, per verificare i cambiamenti che la persona ha conseguito durante il percorso trattamentale (confronto pre-post).

  • Costruire un piano di prevenzione delle ricadute, che permetta al paziente di far fronte alle difficoltà che si troverà a sperimentare nel corso della sua vita futura (e sicuramente capiteranno!) utilizzando i nuovi strumenti sperimentati durante il percorso.

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Fase 4: follow-up

È possibile fissare uno o più incontri a distanza di qualche mese per monitorare l’andamento della persona e verificare il consolidamento dei risultati ottenuti, chiarire qualche dubbio, offrire un supporto.

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R. Harris

"In fondo, l’obiettivo di noi psicologi non è di grandi pretese, è semplicemente quello di cercare di avvicinare le persone a godersi appieno una vita degna di essere vissuta"

Il Percorso: Citazione famosa
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