Dipendenze Patologiche
Disturbi correlati a sostanze
Un disturbo da uso di sostanze si definisce per la presenza di sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici specifici rispetto alla sostanza assunta, e per la persistenza dell’uso nonostante i significativi problemi ad essa correlati. La persona vorrebbe diminuire il consumo, ma fallisce nell’intento, oppure dedica una notevole quantità di tempo a cercare di procacciarsi la sostanza.
Si caratterizza inoltre per la comparsa di tolleranza, ovvero la necessità di assumere dosi sempre più elevate di sostanza per ottenere gli stessi effetti, e di sintomi astinenziali, che derivano dalla diminuita presenza di sostanza nel sangue e costringono all’assunzione di nuove dosi per essere attenuati.
Le sostanze più contemplate sono alcool, cannabis, oppiacei, allucinogeni, stimolanti, sedativi, farmaci.
Per il trattamento dei disturbi correlati a sostanze è necessaria una presa in carico multidisciplinare della persona, in cui il lavoro di tipo psicologico costituisce un tassello che va contestualizzato in un progetto di cura più complesso, con professionisti dell’area medica e servizi dedicati.
Dipendenze comportamentali
Si definiscono dipendenze comportamentali tutte quelle dipendenze che non coinvolgono l’abuso di una sostanza chimica, come nelle tossicodipendenze, bensì di un comportamento ripetitivo e compulsivo. Rientra in questa categoria il Gambling, ovvero il disturbo da gioco d’azzardo, inserito ufficialmente nel capitolo dei disturbi correlati a sostanze e da addiction dell’ultima versione del Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-5). Seppur non ancora annoverati dal DSM-5, sono sempre più oggetto di attenzione altre dipendenze comportamentali come quella da shopping, da internet, da gaming o da social media.
In generale, le dipendenze, oltre a causare importanti danni di tipo medico e neurologico, influiscono negativamente in molte sfere della vita della persona, conducendola spesso ad uno stato di isolamento e ritiro.